Dal 22 ottobre 2020 una nuova spettacolare attrattiva è The Pointe, il nuovo spettacolo delle fontane.

Ancor più grande del ormai famoso spettacolo ai piedi del Burj Khalifa, le fontane di The Pointe, posizionate nel mare, occupano ben 1.300 mq! Sono venti gli spettacoli giornalieri, ognuno di 3 minuti, a partire dalle 19 fino a mezzanotte.

La magia di 3000 led, suoni e rappresentazioni con acrobati e giocolieri, ovviamente sull’acqua, sono un’attrattiva che non potete perdere!

The Pointe è il nuovo quartiere situato sulla Palma, vi stupirà non solo con i suopi spettacoli ma con i nuovi ristoranti, negozi e la vista su Atlantis The Palm.

Nell’attesa di (ri)tornare a viaggiare possiamo iniziare a sognare con il video della nuova attrazione!

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Il Bodensee (conosciuto come Lago di Costanza) è uno splendido specchio d’acqua alimentato dal Reno, è diviso in due parti collegate tra loro: Untersee (lago basso) e Obersee (lago alto).

Il lago è splendido da visitare durante tutto l’arco dell’anno.

In particolare durante la stagione autunnale le sue sponde si dipingono di una tavolozza di colori che lascia a bocca aperta!

Rimarrete sicuramente incantati dai toni caldi del rosso delle foglie, da quelle di mille sfumature di arancione e dai tocchi di giallo. Il loro insieme forma un tappeto di una foggia unica e maestosa, pronta a riempire i panorami della vostra vacanza.

Se volete regalarvi qualche giorno di relax passeggiando al tepore del clima mite che circonda il lago, non potete assolutamente perdervi queste esperienze:

• La Strada del Vino, a Weinfelden, in Svizzera: è un percorso che può essere affrontato sia a piedi che in bici! Circa 9 chilometri di percorso si snodano tra profumati vigneti, cantine a conduzione familiare  e locande che offrono pietanze della tradizione. Concedetevi un ottimo calice di Pinot Noir, non ve ne pentirete.
•  La città di Costanza: città storica e meta preferita dei turisti che si recano a Bodensee. Se passate da queste zone non perdete l’Isola di Reichenau, l’Isola di Mainau, Meersburg e la bella Sciaffusa!
• Lindau: è una delle città più belle di Baviera, sulla sponda nord del lago. Il suo splendore è noto sin dai tempi dell’Antica Roma. Una meta ricca di arte, come la chiesa protestante di Santo Stefano in stile barocco e la Unser Lieben Frau (Nostra Amata Signora) in rococò. Da non perdere anche il Museo di Lindau e le vie dello shopping.
• La mela in festa: questo frutto viene “celebrato” sulla sponda tedesca del Lago! Da settembre a ottobre, infatti, i ristoratori, i commercianti e i coltivatori organizzano numerose manifestazioni per promuovere questo delizioso frutto!
• Birdwatching: su tutte le sponde del Lago di Costanza si possono ammirare numerose specie ornitologiche e dalla riserva naturale Wollmatinger Ried è possibile fare osservazioni anche in barca.
• Zeppelin Museum a Friedrichshafen: lo Zeppelin Museum occupa  4.000 m² di spazio espositivo con la più importante collezione di mezzi volanti al mondo e dirigibili Zeppelin.
• Dornier Museum a Friedrichshafen: il museo aeronautico dell’aeroporto!
•  Vineum Museum a Meersburg: il museo del vino è un luogo interattivo e affascinante che raccoglie antichi strumenti di pigiatura dell’uva risalenti addirittura al ‘600. Il museo perfetto da vedere in autunno.
• Museo delle Palafitte a Unteruhldingen: il Museo delle Palafitte a Unteruhldingen è unico nel suo genere. Oltre ad essere completamente all’aria aperta è stato riconosciuto patrimonio UNESCO!
• Castello Vecchio e Castello Nuovo a Meersburg: due castelli di epoche diverse, ma situati uno di fronte all’altro. Sono ricchi di storia e la loro architettura è splendida soprattutto se risaltata di colori della stagione autunnale.

Il Lago di Costanza è pronto a darvi tanti ottimi spunti per un break in autunno o un soggiorno lungo alla scoperta di tutti i segreti di Bodensee.

Stay tuned! Su Hoppete troverai presto nuove proposte dedicate alla destinazione! 

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I film sono mondi infiniti e di infinita bellezza che ci permettono di visitare qualsiasi luogo anche a distanza, come per magia!

Ecco alcuni di film più belli dedicati al continente Africano ed in particolare al Sudafrica!

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Risiede qui la vera essenza della panificazione tradizionale a Mykonos. Situato in suggestivo insediamento medievale nel cuore della città di Mykonos o Chora, il Gioras Wood, a cui nel tempo è stato attribuito l’appellativo di “Partenone di tutte le panetterie greche”, è uno dei pochi a conservare l’usanza della cottura a nel forno a legna.

E i primati non finiscono qui!

L’edificio che lo ospita è il secondo più antico dell’isola, dopo la chiesa di Panagia Paraportiani, ed è stato realizzato a mano con pietra, fieno e fango.

George, che gestisce la panetteria con sua moglie Cloe, è un membro della quarta generazione di produttori di pane e a oggi l’ultimo a conosce le tradizionali tecniche di produzione del pane della sua famiglia.
Infatti, nonostante i numerosi sforzi per incoraggiare le nuove generazioni a continuare, il candidato giusto non è ancora stato trovato! Cloe e George sperano di incontrare qualcuno che mostri vero interesse nell’arte del pane e nel sacrificio che questo antico mestiere comporta.

Storicamente il pane veniva prodotto ogni 15 giorni e poi diviso tra Ano Mera e altri villaggi locali. Anticamente gli asini trasportavano la legna fino al forno, in particolare la frigana, un tipo arbusto ora estinto, il cui profumo ricorda l’origano. Il pane si scambiava utilizzando il baratto. Un tempo, infatti, le donne  aspettavano in fila fuori dalla panetteria il proprio turno per cuocere la propria pagnotta. Il fornaio forniva loro l’occorrente: un impasto speciale pre-fermento e la farina.

Quando farete un salto a Mykonos ricordate il Gioras Wood e assaggiate la sua Amigdalota, un dessert alle mandorle divenuto molto famoso per il suo gusto delizioso!

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PRIMA TAPPA – Muscat

Ciò che ti colpisce fin da subito dell’Oman è la sua gente, uomini e donne che camminano con passo fiero e con sguardi felici di accogliere i viaggiatori dal mondo.
Muscat è ordinata, è una capitale viva dove puoi perderti nel souk vicino al porto, oppure rimanere abbagliato dallo splendido lampadario della Moschea del Sultano Quaboos. Il palazzo del Sultano si trova nel quartiere culturale della città. La sera ci sono diversi occasioni per guastare piatti tipici omaniti (pollo, riso, e agnello fra tutti).

SECONDA TAPPA – Nizwa e Wadi Shab

Nizwa ti accoglie con i suoi colori caldi. In passato era la capitale mentre oggi è famosa per il suo mercato del bestiame. La città è nota anche per l’argento, e quindi è doverosa una tappa nei tanti negozi di gioielli per acquistare un ricordo.
L’Oman è famoso anche per i Wadi, insenature , veri e propri canyon che i fiumi hanno scavato tra le montagne. Uno dei più visitati è sicuramente il Wadi Shab, dove è possibile immergersi nelle piscine naturali e provare l’ebrezza di passare da una pozza all’altra a nuoto. Abbiamo impiegato un’oretta di cammino per raggiungerlo, ma lo spettacolo ne è valso la pena.

Terza TAPPA – Nizwa e Wadi Shab

Gran parte del territorio Omanita è occupato dal deserto e una notte tra le dune del Wahiba Sands non può proprio mancare! I colori, il profumo del deserto al tramonto sono indescrivibili come indescrivibile è il suo cielo stellato.
Sur è un villaggio di pescatori, ti accoglie con la luce fortissima che si specchia nel mare fatto di mille punte di blu. Famosa per la costruzione dei famosi down, Sur rimane nel cuore come autentico villaggio sulla costa Omanita, dove tra le vie della città antica sembra che il tempo si sia fermato.

Ritorneremo presto a viaggiare, e lo faremo insieme!

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PRIMA TAPPA – Limerick

Dopo sole due ore di viaggio da Roma, arrivo dall’Aeroporto di Shannon, che prende il nome dal fiume che divide l’antichissima contea di Clare. Ad accogliermi è il verde, ovunque. Distese di prati profumati a perdifiato, molti dei quali adibiti a pascoli che scopro mi  garantiranno latte fresco per tutto il resto del mio soggiorno.

Limerick è  la città che mi ospiterà per il prossimo mese e me ne innamoro subito. È la Prima Città della Cultura d’Irlanda e presenta una meravigliosa architettura georgiana. Proprio nello spirito del fervore culturale che alimenta la città, decido di far visita al famoso Hunt Museum una ex dogana che ora  ospita un’importante e preziosa collezione di 2.000 tesori etnografici antichi e moderni. Tra cui un meraviglioso cavallo, in esposizione temporanea, a cui tutti i turisti danno un bacio (non ho mai ben capito il perché).

SECONDA TAPPA – Il Burren 

Il Burren è praticamente un paesaggio lunare, ma sulla terra. Il nome di questo luogo deriva dal gaelico irlandese Boireann che si traduce come “distretto pietroso” o “grande roccia”. Si tratta, di fatti, di un’immensa distesa di roccia calcarea, unica al mondo, che si estende per gran parte del Clare (per ben 250 km!) e compone il Parco Nazionale del Burren. Si dice che sia uno dei luoghi intatti più antichi al mondo. Mi ha subito colpito, sembra quasi un luogo sacro data la sua bellezza silenziosa.

Nel Burren la guida mi accompagna, saltellando più agilmente di me tra una roccia e l’altra, a vedere il Dolmen di Poulnabrone (Poll na mBrón in irlandese, ovvero Buco dei Dolori) una costruzione risalente al neolitico, precisamente tra il 4.200 e il 2.900 a.C. Si suppone sia la più antica forma di “architettura” rinvenuta e la sua funzione originaria resta ancora un mistero.

TERZA TAPPA – Le Cliffs of Moher

Non vedevo l’ora di visitare le Cliffs of Moher, le più importanti scogliere d’Irlanda! Della mia visita ricordo la loro altezza vertiginosa – di oltre 200 metri a picco sul mare – e il vento a 150 km orari. Le Cliffs ospitano una flora e una fauna notevoli e la vista è davvero mozzafiato. Per una fan come me non poteva mancare una foto con l’iconico panorama scelto anche come set per alcune scene di Harry Potter e il principe mezzosangue!

QUARTA TAPPA – Cork

Nella cittadina di Cork mi sono concessa una passeggiata tra i numerosi caffè, le gallerie d’arte e sopratutto tra i suoi famosissimi pub. Quando ho confessato alla guida di non bere birra, se avessi avuto la prontezza di fotografarla, la sua faccia sarebbe stata da incorniciare.  Quello che più mi è rimasto impresso è però il Cork City Gaol, la vecchia prigione ora museo delle cere, che si dice sia uno dei molti luoghi infestati d’Irlanda.
In effetti, le statue al suo interno e il suo aspetto austero mettono i brividi!

QUINTA (e ultima) TAPPA – Dublino

Prima di rientrare in Italia non potevo non concedermi un salto nella magica Dublino!

Per descriverla in una parola: meravigliosa. Da non perdere assolutamente un giro nella fabbrica/museo della Guinnes, la birra scura più famosa del mondo e uno nel Hard Rock Cafè con la sua notevole collezione di chitarre delle più importanti star mondiali!

Ritorneremo presto a viaggiare, e lo faremo insieme!

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The Cotswold Way, lungo ben 165 km, è il sentiero nazionale che passa per i graziosi paesaggi che caratterizzano la regione. Uno dei modi più suggestivi (ma anche più impegnativi) di percorrere questo sentiero è sicuramente a piedi!

Se sceglierete di intraprendere il cammino, da soli o in compagnia, questo che stiamo per raccontarvi è solo una parte di ciò che vi attende:

• Case piccole e con i mattoncini a vista che sembrano uscire dalle pagine dei grandi classici della letteratura inglese.
• Pub di campagna in cui ad accogliervi è l’aroma di una pinta di birra prodotta artigianalmente.
• Immancabili sale da tea tradizionali, dove ad accogliervi è spesso una signora, che potrebbe benissimo essere la vostra nonnina inglese, con le tazzine in ceramica lavorata e vassoi di scones che profumano di marmellata di lamponi.
• Viali costellati di alberi e fiori che sembrano essere stati appena dipinti da un famoso pittore.

Cinque sono i villaggi più suggestivi, ognuno con le sue caratteristiche peculiari:

• Bibury – Gloucestershire: a Bibury si trova una delle stradine più famose d’Inghilterra: Arlington Road. Qui si susseguono antichi cottage di pietra risalenti al 1380 in principio adibiti a negozi di lana dai monaci e successivamente  convertiti a dimore dei tessitori. Queste costruzioni sono straordinariamente preservate e che regalano un paesaggio e un’atmosfera da fiaba. Non a caso l’artista William Morris definì Bibury come “il più bel villaggio d’Inghilterra”.

• Castle Comb – Wiltshire: gli “instagrammer” e non solo lo definiscono come “il villaggio più fotogenico del Regno Unito”, e probabilmente hanno ragione. Ad attendervi c’è una fila di antiche case in pietra allineate lungo il fiume e spettacolari sentieri.

• Burton on the Water – Gloucestershire: sul suo grazioso fiume nuotano i cigni, che potrete ammirare da uno dei ponticelli in pietra. Tutte le costruzioni del suo borgo sono in pietra di Cotswolds, calcarea e di color giallo tenue,  e molte risalgono a più di 300 anni fa.  Nella zona si trova anche il Birdland,  un parco che accoglie oltre 500 specie di uccelli.
• Stow on the Wold – Gloucestershire: questa cittadina è  leggermente più grande delle altre. Da non perdere i negozi di antiquariato, le librerie con volumi d’epoca, le sale da tea, la Piazza del Mercato e la suggestiva St. Edward’s Church nota per i due alberi incastonati all’ingresso che sembrano sorreggerla.
• Broadway – Worcestershire: alcuni importarti artisti come Oscar Wilde, Claude Monet e J.M.Barrie (creatore di Peter Pan) vennero in questa cittadina per cercare ispirazione. La Broadway Tower, è uno dei monumenti più belli delle Cotswolds e con i suoi 300 metri dalla cima si può godere di un panorama mozzafiato sulle 16 contee.

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Vogliamo tornare a viaggiare.

A prendere aerei, auto, tuk-tuk, camper, navi, moto, cammelli e altri pazzi mezzi in giro per il mondo. Nel frattempo, però, abbiamo pensato che il mezzo di trasporto più veloce e sicuro è quello della fantasia!

Prima tappa il Tempio di Hathor nel complesso templare di Dendera. Hathor è una divinità femminile simile alla Dea greca Afrodite. È questo il mio primo approccio con la civiltà egizia, e non mi sembra niente male!

L'articolo 1# Egitto – Il mondo dal divano proviene da Hoppete.it.

“Continuiamo ad affrontare una situazione globale che è al contempo rapida e imprevedibile. Nel corso delle ultime settimane, abbiamo lavorato duramente, sia internamente che in consultazione con i principali Emirati Arabi Uniti e le parti interessate internazionali, per rivedere l’impatto in corso di COVID-19 sui nostri piani e preparativi per Expo 2020 Dubai.

Rimaniamo fermi nel nostro obiettivo collettivo di offrire un Expo fedele ai suoi tempi e alle nostre priorità condivise e urgenti. Ma è chiaro che questo non è il momento giusto.

I piani di Expo

Mentre tutti i soggetti coinvolti in Expo 2020 Dubai rimangono fermamente impegnati, COVID-19 ha avuto un impatto significativo su molti paesi e hanno espresso la necessità di posticipare l’apertura di Expo di un anno, per consentire loro di superare questa sfida.

In spirito di solidarietà e unità, sosteniamo la proposta di esplorare un rinvio di un anno fatto dal comitato direttivo nella riunione odierna. Seguiremo i processi del Bureau International des Expositions (BIE) per prendere la decisione di ritardare Expo 2020. Il BIE lavorerà ora con i suoi Stati membri e Expo 2020 Dubai per stabilire un cambiamento di date.

Una decisione finale sul rinvio può essere presa solo dall’Assemblea Generale del BIE. L’articolo 28 della convenzione BIE stabilisce che una modifica delle date richiede la maggioranza dei due terzi degli Stati membri BIE.

Un tempo per la solidarietà

Abbiamo sempre mirato a ospitare un’Expo mondiale che ispira le persone mettendo in mostra i migliori esempi di collaborazione, innovazione e cooperazione in tutto il mondo.

Crediamo che ora, più che mai, l’umanità debba riunirsi per ricordare ciò che ci unisce.

Rimane l’ambizione collettiva di tutti noi coinvolti in questa Expo.

Prendersi cura del nostro team

È la nostra massima priorità mantenere tutti gli attori coinvolti in questa Expo in buona salute. Continuiamo a seguire rigorosamente le indicazioni delle autorità sanitarie locali e dell’Organizzazione mondiale della sanità e continueremo a farlo mentre attraversiamo questi tempi difficili.

State a casa. Rimanete sicuro.”

Fonte:  www.expo2020dubai.com

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Anche la Spagna ci offre uno splendido viaggio da vivere comodamente a casa.

Casa Batlló e la Pedrera, tesori di Barcellona, sono i capolavori realizzati da Antoni Gaudí.

Casa Batlló è ubicata al numero 43 di Paseo de Gracia, una strada che in passato collegava la città con la Villa de Gracia, un paese oggi quartiere della città. D. Josep Batlló diede totale libertà creativa ad Antoni Gaudí, grazie al quale si evitò la demolizione della Casa, che venne invece riformata integralmente tra il 1904 e il 1906. L’architetto ne progettò la facciata e ne rese l’interno un’opera d’arte. La sua funzionalità e il suo valore artistico contengono elementi precursori delle avanguardie architettoniche della fine del XX secolo.

Oggi Casa Batlló ci apre le sue porte per una visita a 360° di tutti i suoi angoli, dai più noti ai più segreti. Si può scegliere tra il tour virtuale completo dell’edificio o quello dettagliato del piano nobile, nell’attico e nella terrazza.

Altro capolavoro di Gaudí è Casa Milà, detta La Pedrera per la facciata dall’aspetto roccioso, costruita tra il 1906 e il 1912 al numero 92 del Passeig de Gràcia, nella zona d’espansione dell’Eixample. L’edificio, che si sviluppa su sei piani, è costituito da colonne di mattoni e pietra.

È possibile visitare virtualmente Casa Batlló qui.

È possibile visitare virtualmente la Pedrera qui.

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