26/04/2020 Articolo di

2# Irlanda – Il mondo dal divano

Vi racconto alcune tappe del mio viaggio in Irlanda per la seconda puntata de #ilmondodaldivano!
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L’Irlanda te la ricordi subito per il suo verde.
E no, non è un luogo troppo comune.

 

 

PRIMA TAPPA – Limerick

Dopo sole due ore di viaggio da Roma, arrivo dall’Aeroporto di Shannon, che prende il nome dal fiume che divide l’antichissima contea di Clare. Ad accogliermi è il verde, ovunque. Distese di prati profumati a perdifiato, molti dei quali adibiti a pascoli che scopro mi  garantiranno latte fresco per tutto il resto del mio soggiorno.

Limerick è  la città che mi ospiterà per il prossimo mese e me ne innamoro subito. È la Prima Città della Cultura d’Irlanda e presenta una meravigliosa architettura georgiana. Proprio nello spirito del fervore culturale che alimenta la città, decido di far visita al famoso Hunt Museum una ex dogana che ora  ospita un’importante e preziosa collezione di 2.000 tesori etnografici antichi e moderni. Tra cui un meraviglioso cavallo, in esposizione temporanea, a cui tutti i turisti danno un bacio (non ho mai ben capito il perché).

 

 

SECONDA TAPPA – Il Burren 

Il Burren è praticamente un paesaggio lunare, ma sulla terra. Il nome di questo luogo deriva dal gaelico irlandese Boireann che si traduce come “distretto pietroso” o “grande roccia”. Si tratta, di fatti, di un’immensa distesa di roccia calcarea, unica al mondo, che si estende per gran parte del Clare (per ben 250 km!) e compone il Parco Nazionale del Burren. Si dice che sia uno dei luoghi intatti più antichi al mondo. Mi ha subito colpito, sembra quasi un luogo sacro data la sua bellezza silenziosa.

 

 

Nel Burren la guida mi accompagna, saltellando più agilmente di me tra una roccia e l’altra, a vedere il Dolmen di Poulnabrone (Poll na mBrón in irlandese, ovvero Buco dei Dolori) una costruzione risalente al neolitico, precisamente tra il 4.200 e il 2.900 a.C. Si suppone sia la più antica forma di “architettura” rinvenuta e la sua funzione originaria resta ancora un mistero.

 

 

TERZA TAPPA – Le Cliffs of Moher

Non vedevo l’ora di visitare le Cliffs of Moher, le più importanti scogliere d’Irlanda! Della mia visita ricordo la loro altezza vertiginosa – di oltre 200 metri a picco sul mare – e il vento a 150 km orari. Le Cliffs ospitano una flora e una fauna notevoli e la vista è davvero mozzafiato. Per una fan come me non poteva mancare una foto con l’iconico panorama scelto anche come set per alcune scene di Harry Potter e il principe mezzosangue!

 

QUARTA TAPPA – Cork

Nella cittadina di Cork mi sono concessa una passeggiata tra i numerosi caffè, le gallerie d’arte e sopratutto tra i suoi famosissimi pub. Quando ho confessato alla guida di non bere birra, se avessi avuto la prontezza di fotografarla, la sua faccia sarebbe stata da incorniciare.  Quello che più mi è rimasto impresso è però il Cork City Gaol, la vecchia prigione ora museo delle cere, che si dice sia uno dei molti luoghi infestati d’Irlanda.
In effetti, le statue al suo interno e il suo aspetto austero mettono i brividi!

 

QUINTA (e ultima) TAPPA – Dublino

Prima di rientrare in Italia non potevo non concedermi un salto nella magica Dublino!

Per descriverla in una parola: meravigliosa. Da non perdere assolutamente un giro nella fabbrica/museo della Guinnes, la birra scura più famosa del mondo e uno nel Hard Rock Cafè con la sua notevole collezione di chitarre delle più importanti star mondiali!

 

Ritorneremo presto a viaggiare, e lo faremo insieme!