05/11/2018 Articolo di

Islanda: il sogno tra ghiacci e aurora

L’Islanda è una terra affascinante dove le regole di convivenza tra uomo e natura vengono ribaltate: qui chi comanda è madre natura con il suo carattere selvaggio, algido e ribelle e al contempo sorprendente, maestoso e accogliente. Impossibile non essere rapiti dalla sua bellezza
Share

L’Islanda è una meta straordinaria e sicuramente non convenzionale: con il suo fascino incantato quest’isola nordica ha da subito catturato la nostra attenzione e il nostro cuore.

La natura qui fa da padrona e gli elementi si fondono in modo stupefacente per creare bellezza. Così dall’incontro di aria e acque gelide prendono forma lagune glaciali e rilucenti iceberg mentre dallo scontro di ghiaccio e fuoco si levano imponenti vulcani, sbuffano geyser e gorgheggiano pozze d’acqua bollente. La notte non è meno generosa con le sue aurore boreali che rappresentano uno spettacolo unico al mondo.

Raggiungiamo Reykjavik, la così detta “baia fumante” dell’isola. Situata tra gli altopiani innevati, che la circondano rendendo le temperature leggermente più altre rispetto ad altre zone dell’Islanda, questa piccola capitale è la più settentrionale al mondo. Camminando per le sue strade innevate e bagnate dall’Oceano Atlantico notiamo le case e le piccole botteghe che sembrano voler trasmettere una sensazione di calore grazie ai loro colori sgargianti risaltati ancor più dal candore della neve.
Prima di allontanarci dal centro facciamo tappa alla cattedrale ortodossa di Hallgrimskirkja, dal cui campanile (alto ben 75 metri) è possibile scattare magnifiche foto. All’interno dell’edificio, dall’aspetto sobrio ed essenziale, troneggia un organo a 5.275 canne.
La zona storica di Reykjavik offre diversi punti  d’interesse tra i quali il laghetto Tjörnin, abitato da quasi 50 specie di uccelli, ottimo per fare sport, correre, andare in bici o pattinare. Nel parco che circonda il laghetto si trova il municipio postmoderno e la cattedrale di Domkirkia.
Ci fermiamo, poi, ad ammirare un particolare edificio in vetro che scopriamo essere la Harpa Concert Hall, auditorium sede dell’Orchestra Sinfonica e dell’Opera.
Infine, ci concediamo un tuffo nella Laguna Blu (così chiamata per i micro organismi che ne tingono le acque) per un rigenerante bagno caldo (tra i 37 e i 40 gradi centigradi) tra i fanghi termali di silicio. Questa piscina artificiale è uno dei luoghi dell’Islanda più conosciuti nel mondo e, nonostante i pareri a riguardo siano contrastanti, resta una tappa imperdibile per chi viaggia sull’isola. 

Decidiamo di partire per un’escursione al famoso Circolo d’Oro, una triade di incredibili attrazioni a meno di un’ora d’auto dalla capitale.

Scopriamo che per muoversi in Islanda è presente un’unica grande strada, la così detta Ring Road, che si dirama in tante piccole stradine di terra battuta: non ci sono infatti ferrovie o autostrade e l’unico modo per spostarsi è in auto o in bus.
Mentre percorriamo la strada innevata che ci separa dal Parco Nazionale Thingvellir, la nostra guida ci racconta che sul calar della sera oltre alla bella visione dell’aurora potremmo imbatterci in piccole magiche creature che abitano queste terre, gli Elfi. Ben il 60% della popolazione islandese crede alla presenza di questi “folletti” tanto da adornare i propri giardini con delle loro raffigurazioni.
Tra una chiacchiera e l’altra raggiungiamo la nostra meta e subito ci viene fatto percorrere un sentiero che attraversa due pareti rocciose: è l’imponente Dorsale Media Atlantica che affiora lasciandoci passeggiare tra la placca europea e quella nord americana che pian piano si stanno separando. Arriviamo poi a due magnifiche cascate la Oxararfoss e Gullfoss (“cascata d’oro”) dove la natura da spettacolo con giochi d’acqua e di luce incredibili. Ci spingiamo sino alla nostra terza tappa Haukadalur, dove l’acqua bolle e la neve si scioglie, i cui geyser con i loro altissimi sbuffi ci donano l’impressione che qui la terra respiri.

In Islanda si trova il Vatnajökull che occupa la quarta posizione come massa di ghiaccio subito dopo la calotta glaciale dell’Antartide, la calotta glaciale della Groenlandia e il Campo de Hielo Sur in Patagonia.

Proseguendo il viaggio verso sud raggiungiamo la laguna glaciale di Jokulsarlon che, con le sue formazioni di ghiaccio dalle forme più varie e dalle numerosi tinte di blu che le caratterizzano, rappresenta uno dei luoghi più belli dell’isola. Passeggiamo tra i ghiacci al tramonto e la fortuna ci regala spettacolari giochi di luce e, sulla strada del ritorno, la nostra prima aurora boreale.

Prima di rientrare in Italia ci concediamo una visita alla famosa spiaggia nera di Reynisfjara con i suoi faraglioni che formano incredibili architetture rocciose, fino a raggiungere i ghiacciai e i vulcani di Myrdalsjokull e Eyjafjallajokull. Rimaniamo a bocca aperta per tutta la bellezza che si estende intorno a noi e che rappresenta un vero paradiso per i fotografi di tutto il mondo. Ritorneremo sicuramente in Islanda per scoprire altri incredibili segreti di quest’isola magica.