15/05/2019 Articolo di

Rose nel deserto dell’Oman

L’Oman fa parte di quei luoghi che hanno la capacità intrinseca di stupirti sempre, non importa quante volte tu abbia attraversato le dune del suo deserto, questa terra saprà sempre lasciarti a bocca aperta
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Ogni anno l’Oman si anima di profumi e colori con l’inizio della fioritura della rosa damascena.

Per circa 300 km, da nord-ovest a sud-est, si estendono i Monti Ḥajar dell’Oman. Di questi fa parte il Jabal Akhdar, ovvero “montagna verde”, un enorme massiccio semidesertico di roccia calcarea. Le sue pendici sono, invece, occupate da piccoli verdeggianti terrazzamenti utilizzati per le coltivazioni.

Da marzo a maggio questo luogo si colora di delicate tinte pastello, offrendo uno spettacolo particolarmente suggestivo.

Con la raccolta dei fiori e successivamente la distillazione dell’attar (acqua di rose) si assiste a un rito imperdibile per chi sceglie il Sultanato come meta per un viaggio in primavera!

Il minuzioso processo di distillazione gode di un incredibile fascino antico. Dopo un’accurata selezione i petali di questi splendidi fiori vengono riposti nella borma, una ciotola di argilla che contiene un recipiente di metallo. Un altro contenitore colmo di acqua fredda viene poi utilizzato per coprirne l’apertura.  Successivamente, per  ben 90 giorni, il tutto viene lasciato a riposo al fine di favorire la naturale infusione. Terminato questo tempo, il recipiente viene messo sul fuoco e, grazie al vapore, si crea una condensa che sarà poi il distillato di acqua di rose.

L’utilizzo di questo pregiato liquido è molto vario: più comunemente lo si trova come aroma di dolci e caffè o come toccasana per la pelle, ma anche come rimedio omeopatico contro emicrania e disturbi digestivi.

I versi di diverse poesie persiane decantano questa romantica tradizione popolare. Una pratica le cui origini si perdono nel tempo e il cui viavai di uomini vestiti di bianco, che attraversano le piantagioni, non si ferma da millenni.

Il deserto, una volta l’anno, si fa rugiadoso e profumato. Un tappeto di fiori invade e sovrasta l’arido terreno e il verde vince sulle aree più brulle. Un’iperbole meravigliosa che, solo qui, diventa realtà.